Il mondo della calzatura è vasto e conta ormai una grande varietà di stili e tipologie di scarpe. Quali sono quelle davvero immancabili nel guardaroba di ogni uomo? Scegliendo con attenzione, pochi modelli sono sufficienti ad accompagnare outfit per ogni occasione. Di seguito ne abbiamo selezionati tre che si sono ormai imposti come imprescindibili elementi della moda uomo.
La stringata nera
Nel guardaroba maschile le scarpe stringate sono oggi la calzatura per eccellenza. Nella versione più elegante la loro origine va ricercata nel modello Oxford, sviluppatosi in Gran Bretagna e popolare già nell’Ottocento. Curiosamente, queste scarpe venivano dapprima considerate un modello relativamente sportivo per l’epoca, specialmente rispetto agli stivali, dei quali costituivano una variante estiva. Un secolo più tardi, le Oxford erano ormai la scelta più comune per i gentiluomini, che le indossavano con pantaloni eleganti, lasciando scoperta la caviglia. Accanto a queste si era sviluppata una variante con allacciatura aperta, chiamata Derby, che permetteva una calzata più comoda, ottenendo un aspetto leggermente meno formale.
Se oggi un paio di Oxford nere lucide sono considerate tra le scelte più eleganti possibili, da riservare solo a occasioni particolarmente ufficiali, le scarpe Derby in pelle opaca rappresentano un’opzione leggermente più rilassata, quanto basta per farne un modello di grande versatilità. Seishou propone quindi Lehigh, stringate Derby in pregiata pelle Nappa: un classico sobrio da indossare tutti i giorni, perfetto per il lavoro e comodo nel tempo libero, che non si trova fuori posto né con giacca e cravatta, né con un outfit più informale.
Il mocassino scamosciato
La comoda e semplice costruzione a sacchetto che caratterizza questo modello si è sviluppata in maniera indipendente in zone geografiche lontanissime tra loro, come Scandinavia e Nord America. Nella versione moderna che conosciamo, i mocassini si diffondono a partire dagli anni Trenta. Dal design di base vengono sviluppate diverse varianti, sempre mantenendosi in un particolare equilibrio tra il formale e l’informale. Il mocassino viene infatti considerato una calzatura casual almeno fino agli anni Sessanta, quando una nuova generazione di businessmen inizia a portarlo con giacca e cravatta. Questo è anche il periodo in cui la moda preppy è al suo apice e il mocassino diventa simbolo di un vestire che in qualche modo dissimula una certa ricercatezza accostando indumenti tradizionali a elementi sportivi, ottenendo così l’iconica aria di eleganza nonchalant.
Il sandalo con punta chiusa
Non tutti sanno che le prime calzature nella storia dell’umanità erano proprio i sandali. Dall’antichità classica ai giorni nostri, questo modello apparentemente semplice ha avuto una storia complessa, attraversando stili e configurazioni diverse. Ogni cultura ha sviluppato i propri sandali, che per secoli hanno rappresentato lo standard nelle regioni temperate. Con la fine dell’impero romano, questo tipo di calzatura cade progressivamente in disuso in buona parte dell’Europa, fino quasi a scomparire nel corso del Medioevo. Solo con la rivoluzione francese si avrà un breve ritorno del sandalo, quando la fascinazione per l’estetica classica spinge alcuni calzolai a creare scarpe aperte ispirate a questa tipologia di calzatura. Bisognerà aspettare il Novecento, però, perché questo modello torni a essere popolare, accompagnando l’evoluzione dei costumi da bagno sulle spiagge di tutto il mondo. Oggi esistono sandali per ogni occasione, da infradito estremamente casual a raffinati sandali da sera.
Seishou propone Johns, un sandalo da uomo in pregiata pelle bottalata che racchiude lo stile e la versatilità tipica del brand. L’elegante aspetto del cuoio nero dona a questo modello a punta chiusa grande classe, rendendolo adatto anche ad abbinamenti sorprendentemente poco casual rispetto a un comune sandalo. La forma moderatamente aperta permette invece di indossarli in tutte le stagioni, aumentando ulteriormente le possibilità d’uso di queste calzature eccezionali.