Successo internazionale per Micam, Salone internazionale delle calzature, Mipel, Salone internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio moda, TheOneMilano, Salone dell’Outerwear e dell’Haute à-Porter, e Homi Fashion&Jewels Exhibition, che si sono appena chiusi alla Fiera di Milano. È stata l’occasione per una panoramica di grandi eccellenze che raccontano storie di materia prima, di macchinari e di collezioni tra innovazione, tendenze e possibilità di business.
Nella sua 96esima edizione, Micam ha portato in Fiera qualità, sostenibilità, innovazione e attenzione ai giovani. I marchi presentati sono stati 1024, di cui 520 italiani e 504 internazionali, provenienti da oltre 30 nazioni, al primo posto la Spagna con oltre 100 aziende. Complessivamente, i risultati sono stati eccellenti: le fiere sono state visitate da 42.273 operatori professionali, con un +21% sull’edizione di settembre 2022, provenienti da 129 Paesi. I saloni hanno intercettato soprattutto il forte dinamismo dei buyer esteri, testimoniando l’importanza dell’export per il consolidamento della ripresa dei comparti rappresentati.
I dati conclusivi delle manifestazioni evidenziano un ottimo andamento dei visitatori provenienti da Spagna, Francia e Germania. Sul fronte extra Ue grande ritorno della Cina e conferme dal Giappone, dal Nord America con Canada e Usa. In totale sono stati 2000 i brand che hanno presentato le loro collezioni per la prossima stagione, caratterizzate da alto impegno nella ricerca e innovazione, qualità e una forte propensione alla sostenibilità. Il mercato, sempre dinamico, continua, dunque, a offrire occasioni di riflessione per tutto il settore.
Ma come sta andando il mercato della moda e del fashion? Secondo il Focus elaborato dall’Ufficio Studi di Sace – partecipata del Ministero dell’Economia che ha il compito di sostenere le aziende italiane –, nei primi sei mesi dell’anno, il valore delle esportazioni del fashion Made in Italy è avanzato del 5,6%, trainato dalle vendite proprio di abbigliamento e pelli-accessori. Secondo le previsioni, complessivamente nel 2023 la crescita dovrebbe assestarsi al 4,6% e proseguire su questi ritmi anche nel prossimo triennio (+3,7% in media), potendo contare su una attenzione crescente verso la qualità e la sostenibilità.
Così pure il fatturato delle industrie del settore fashion ha chiuso il primo semestre registrando un +7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia sul mercato interno sia sui mercati esteri, seppure a ritmi più contenuti che negli anni precedenti.