The footwear industry is growing. Positive figures for the first quarter of 2023

Calzaturiero in crescita. I dati positivi del primo trimestre del 2023

Buone notizie sul fronte del comparto calzaturiero italiano. Secondo i dati del primo trimestre del 2023, continua la ripresa che registra una crescita del fatturato del +13,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il quadro economico viene fornito dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici, che evidenzia anche un progresso del saldo commerciale fissato a un +21%.

Secondo Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, prosegue anche l'incremento dell’export, segnando +16,1%. Il dettaglio per tipologia merceologica mostra andamenti disomogenei: il comparto delle calzature con tomaia in pelle, primo per importanza con un’incidenza del 63% sulle vendite estere in valore, presenta nel primo trimestre incrementi dell’export sia in valore – di poco superiori alla media, +18,6% – che in volume (+1,4%) a confronto con gennaio-marzo 2022. Segni positivi per i segmenti “uomo” (+4,7% in paia globalmente) e “donna” (+1,5% in quantità, con un +2,2% per le scarpe da passeggio e +4,2% per i sandali).

A livello territoriale, va sottolineata la performance significativa di Milano, che mostra nel primo trimestre un incremento tendenziale del +64% ed è divenuta la prima provincia esportatrice del settore, scavalcando Firenze (-11%). Di conseguenza, la Lombardia, con un +49,5%, ha superato la Toscana, -6%, nella graduatoria dell’export per regione, salendo nel periodo analizzato al secondo posto dietro al Veneto, che evidenzia un incremento del +12,6%. Stabile la Puglia, mentre aumentano a due cifre tutte le altre aree a vocazione calzaturiera.

Prosegue, inoltre, il recupero sul mercato interno, con un +8,2% in spesa negli acquisti delle famiglie su gennaio-marzo 2022. 

Quindi, dopo il rimbalzo registrato nel 2021 e l’ulteriore consolidamento del 2022, che hanno permesso al settore nella sua generalità di tornare ai livelli di fatturato del 2019 pre-Covid, le previsioni delle aziende sui ricavi nei trimestri successivi al primo permangono positive, pur in presenza di una fisiologica decelerazione. 

Secondo le associazioni dei produttori, i costi elevati di energia e materie prime rappresentano attualmente il problema maggiore per le imprese calzaturiere, per il forte impatto sui bilanci aziendali. Per gli imprenditori del settore, inoltre, il problema del reperimento di manodopera qualificata è rilevante.

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