Si dice che Milano o la si ama o la si odia, si dice che sia una città grigia con poco da vedere, ma in realtà ha molto più da offrire di quanto si creda.
Milano ha infatti dei grandi tesori nascosti, letteralmente, perché non sono in bella vista a cittadini e turisti, ma sono coperti all’interno di palazzi, cortili, giardini o vie defilate. Solo i turisti più attenti e i milanesi più esperti conoscono i tesori che Milano racchiude in modo così segreto.
Vale la pena citarne alcuni dei più celebri per non far perdere delle chicche che rendono questa città ancora più speciale, soprattutto agli occhi di coloro che continuano a credere che non abbia niente da offrire.
La prima è Villa Necchi Campiglio situata nel cuore di Milano, in Via Mozart 14. Una vera e propria villa nel centro della città, è visibile solamente attraversando il grandissimo giardino che la circonda.
Fatta costruire dalla famiglia Necchi Campiglio negli anni trenta del Novecento, ora la villa è di proprietà del FAI, il Fondo Ambiente Italiano. Capolavoro architettonico del famoso architetto italiano Piero Portaluppi fu la prima casa privata a Milano ad avere una piscina. La villa contiene numerose opere d’arte e gli arredi di un tempo, conservando ancora il suo fascino originale.
Poco distante da Villa Necchi Campiglio, in Via Cappuccini 7, vi è Villa Invernizzi con i suoi giardini che custodiscono degli ospiti singolari. All’interno di quest’area verde, che si intravede dalla strada attraverso le cancellate, vi sono infatti dei fenicotteri.
La domanda sorge spontanea: come ci sono arrivati dei fenicotteri rosa a Milano? Sono stati fatti importare dal Cavalier Invernizzi, imprenditore, amante della natura e degli animali, che all’epoca (negli anni settanta del Novecento) era il proprietario della villa.
Il signor Invernizzi era molto affezionato alla sua vita in campagna, mentre la moglie sognava una vita in città, per questo motivo l’unico modo per convincere il marito a trasferirsi a Milano era quello di portare con loro un po' di natura. Da qui l’importazione dal Sud America di una colonia di fenicotteri rosa nel loro giardino privato, che avrebbero consolato il signor Invernizzi dato che li poteva ammirare direttamente dalla finestra del suo studio.
Nel centro della metropoli che non si ferma mai è stato realizzato un angolo di pace, dove questi animali si dissetano nelle acque della fontana che sgorga al centro degli eleganti giardini.
Spostandosi in un altro quartiere si trova l’Orto Botanico di Brera, situato nel giardino del Palazzo di Brera. Voluto dall’Imperatrice Maria Teresa d'Austria nel 1774 è anche lui nascosto agli occhi del pubblico pur essendo nel cuore della città, a pochi passi da hotel di lusso e vie dello shopping. L’Orto Botanico ospita circa 300 specie diverse di piante e fiori, un’oasi verde immersa nei palazzi.
Nel Quadrilatero milanese, famoso per le vie dello shopping di ultra lusso, tra cui Via Montenapoleone, si trova il Monastero degli Umiliati, un antico seminario arcivescovile nato nel Cinquecento per volere di San Carlo Borromeo.
Il Monastero diventò nel corso degli anni anche caserma, ospedale e biblioteca, per poi sprofondare nel dimenticatoio. Dopo cinque anni di lavori di ristrutturazione il complesso è tornato alla luce e ora può godere di tutto il glamour che Milano ha da offrire.
Lo splendido monastero, caratterizzato da un grande cortile interno circondato da un colonnato di forma quadrata è stato ora adibito a hotel di lusso, oltre che a sede di boutique e ristoranti alla moda. Anche questa struttura non è visibile dalla strada, poiché per entrarci bisogna varcare un grande portone da Corso Venezia 11.
Queste appena citate sono solo alcune delle tante meraviglie nascoste in città e proprio per questo bisogna sempre tenere gli occhi bene aperti a Milano, qualcosa di grandioso si può celare anche nell’angolo più remoto.