Il Natale è senza dubbio la festa invernale per eccellenza celebrata in tutto il mondo, ma ogni luogo festeggia questo giorno in maniera diversa seguendo le proprie credenze e tradizioni.
In Giappone infatti, a differenza dei paesi occidentali, il Natale non è festa nazionale, quindi le scuole e le attività lavorative sono aperte. Nonostante ciò, il periodo natalizio è molto sentito dalla popolazione, anche se è visto più come un periodo di gioia e di divertimento che come celebrazione religiosa.
Il 24 dicembre, infatti, i giapponesi festeggiano una sorta di “festa degli innamorati”, in cui solitamente le coppie si scambiano regali ed escono a cena nei ristoranti italiani o francesi. Ma c’è anche una tradizione molto particolare che si è diffusa, ovvero quella di mangiare pollo fritto per la cena natalizia. Questa usanza è nata in seguito alle campagne pubblicitarie della catena americana KFC (Kentucky Fried Chicken) nel 1974, la quale ha creato il menù speciale “Kentucky for Christmas” che prevede pollo, insalata e torta, il tutto servito in una confezione natalizia. La tradizione del pollo sembra sia legata alla scarsità di tacchini nel territorio nipponico. Gli statunitensi residenti in Giappone, infatti, volevano celebrare la Vigilia di Natale mangiando il loro piatto tipico e il pollo fritto era la cosa più simile che potessero trovare. Inoltre la catena di fast food lanciò il personaggio del Colonnello Sanders vestito da Babbo Natale nei suoi locali in Giappone. Da allora, lo si trova ogni anno, in tutti i ristoranti della catena.
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Un altro cibo tipico natalizio in Giappone è la Christmas Cake, una semplice torta fatta di pan di spagna e panna montata, decorata con fragole ed immagini di Babbo Natale. Questo dolce venne introdotto nella società giapponese dopo la Seconda Guerra Mondiale ed era considerato come un cibo di lusso, infatti la sua consumazione era simbolo di prosperità economica.
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La figura di Babbo Natale è conosciuta e amata anche dai giapponesi che lo chiamano “Santa- San”, molto simile a “Santa Claus” per gli americani, questo perché è grazie a loro che il Natale è arrivato in Giappone. Nella cultura buddhista esiste un personaggio che ricorda Babbo Natale. È Hotei (布袋), conosciuto anche come il “Buddha felice”, spesso ritratto con un sacco pieno di doni e circondato dai bambini. Anche se la tradizione di fare dei regali in nome di Babbo Natale non è particolarmente sviluppata in Giappone, la sua figura compare ovunque durante il periodo natalizio: nei negozi, nei ristoranti, nei programmi TV e via dicendo. Inoltre la città di Osaka ospita “The Great Santa Run”, ovvero una gara di corsa di beneficenza in cui tutti i partecipanti corrono vestiti da Babbo Natale.
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Dopo la cena del 24 dicembre e lo scambio dei regali è usanza uscire in città per godersi le luminarie. I giapponesi sono infatti esperti nelle decorazioni e negli spettacoli e sanno creare fantastici show di luci e suoni, le cosiddette “Christmas Illuminations”.
Vi consigliamo dunque di fare una passeggiata nei quartieri di Obadaia, Shiodome e Roppongi, in cui sono presenti i tradizionali mercatini di Natale in stile europeo con cibi e bevande tipiche della Germania o anche le famose Jewel of Shonan, sull'isola di Enoshima, dove vi sono alcune fra le luminarie più belle dell’intero paese.
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Anche grandi magazzini, negozi, locali e caffetterie hanno adottato la tradizione di addobbare per Natale i loro spazi. Perfino i commessi e il personale spesso indossano cappelli da Babbo Natale o altri vestiti a tema.
I parchi a tema in Giappone hanno approfittato delle festività importate come Halloween e Natale per attrarre più visitatori, infatti Disneyland e gli Universal Studios si riempiono di decorazioni e illuminazioni, organizzano parate a tema e vendono gadget natalizi. Questo porta le famiglie, le coppie e i gruppi di amici a trascorrere questa festa nei parchi e quindi a godersi il Natale in modo diverso da quello della nostra tradizione.
Una delle più curiose tradizioni natalizie recenti in Giappone è il fukubukuro (福袋). Si tratta di un sacchetto dal contenuto “a sorpresa”, venduto dai negozi a un prezzo inferiore rispetto al valore totale dei prodotti inclusi. Inizialmente si acquistavano per Capodanno, ma ultimamente si possono comprare già a partire da Dicembre.
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Nonostante quindi il Natale non venga visto come una festività religiosa è comunque molto sentito dai giapponesi, che lo celebrano seguendo le proprie credenze e tradizioni.
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